Arredamento casa
Gli stili di arredamento casa ci definiscono al punto che potremmo associare a ciascuno di noi un abitare unico. In genere si distingue tra due grandi categorie, lo stile di arredo classico e quello moderno, a loro volta suddivisi in svariate sottocategorie, più o meno frequentate. Ci dividiamo, in fondo, tra chi si lega alla tradizione e chi preferisce innovare, con tutte le sfumature nel mezzo.
Lo stile classico predilige in genere i mobili in legno, variamente declinato, e le linee il più possibile morbide. I must del soggiorno sono la cristalliera e il tavolo in legno, preferibilmente con venature a vista. In camera da letto, via libera a una elegante cassettiera, mentre il letto può essere in legno intarsiato o con contenitore in tessuto; molto eleganti sono le testiere alte o capitonné, benché quest’ultima sia una lavorazione tipica di ambienti retrò, in particolare ispirati allo stile di fine ottocento. Per intenderci, è la trapuntatura romboidale dei divani Chesterfield, un classico intramontabile.
Lo stile di arredamento moderno si caratterizza sostanzialmente per una ricerca di funzionalità, semplificazione delle forme, modularità. Le linee sono essenziali e pulite, e danno forma all’arredo minimal con la sua variante chic. Ma sono moderne anche le linee studiatamente irregolari e le forme aggressive, proprie di uno stile eccentrico. In tutti e due i casi la praticità è il minimo comun denominatore, ciò che anima ogni abitare moderno.
Quando minimalismo e vintage s’incontrano in un open space, ecco lo stile industrial, nato a New York negli anni ’50. I mobili sono ispirati o vengono direttamente dalle fabbriche, i complementi d’arredo possono provenire dal mercato delle pulci. Difetti e graffi sono esibiti con orgoglio, gli impianti sono a vista. I materiali preferiti sono il ferro e il legno, il primo con saldature a vista e il secondo con venature e nodi mostrati volutamente.
Il legno naturale ritorna nello stile scandinavo, che è improntato a funzionalità, essenzialità, linearità e sobrietà. Possiamo dire che è un arredo minimal, ma riscaldato dal legno, dal cuoio e dal lino. Molto richiesto negli ultimi tempi è lo stile shabby chic, che coniuga lo stile provenzale al vintage ricoprendo i mobili con una leggera patina di vissuto; i colori sono sfumati e opachi, il legno è decapato, le superfici sono deliberatamente scrostate.